La scala 40
La scala 40 è un gioco di carte che ha origine in Ungheria ed espande la sua popolarità poco dopo la prima guerra mondiale. Un gioco molto simile a quello del Ramino sia per le modalità di gioco che per una buona parte di regole. La regolamentazione ufficiale e la garanzia della corretta diffusione del gioco in Italia è tutelata dalla Fisca (Federazione Italiana Scala 40) istituita a Roma il 15 settembre 2010. Oltre a patrocinare le gare in tutta Italia, la Fisca è depositaria del regolamento ufficiale e delle sue varianti, utilizzabile da tutte le associazioni organizzatrici di tornei di Scala 40. Questo gioco prende anche il nome di Scala a chiusura.
Successivamente spiegheremo regole e modalità di questo gioco. Tra queste anche la terminologia, infatti il gioco prevede termini specifici come
- Tallone: ovvero il mazzo di carte che resta dopo la distribuzione e dal quale i giocatori pescano
- Pozzo: ovvero il mazzo che si forma dagli scarti dei giocatori a fine turno
- Gioco: che è una qualsiasi combinazione o sequenza
- Combinazione: 3 o 4 carte uguali di valore ma seme diverso
- Sequenza: essa viene denominata anche scala, ed è un’insieme formato da un minimo di 3 ad un massimo di 13 carte con valori in sequenza, dello stesso seme. l’asso può essere usato sia prima del 2 sia dopo il Re
- Aprire: mettere sul tavolo un tot di giochi che valga 40 punti
- Chiudere: calare i giochi finche non si resta senza carte
La scala 40 online
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Regole scala 40
Come detto in precedenza il regolamento è stabilito dalla FISCA (Federazione Italiana Scala 40) che ha anche il compito, oltre a quello di diffondere il gioco, di regolamentare e uniformare le vari interpretazioni che si hanno sul gioco della scala 40.
Valore delle carte
Secondo le regole tradizionali, la Scala 40 si gioca con 2 mazzi da 54 carte francesi: ogni mazzo è da 52 carte più i 2 jolly. Le carte hanno valore nominale e il gioco prevede un minimo di 2 giocatori ad un massimo di 6. L’Asso vale un punto se messo all’interno di una scala o sequenza, prima del 2, mentre vale 11 punti se messo in tris o in una scala dopo il Re. Tutte le figure valgono 10 punti. Il jolly prende il valore delle carte che sostituirà.
Preparazione
Il mazziere distribuisce in senso orario, una alla volta, 13 carte coperte ad ogni giocatore, poi mette una carta scoperta che rappresenta l’inizio del pozzo. Questa carta non può essere il jolly e, nel caso in cui lo sia, bisogna rimetterlo all’interno del mazzo e calarne un’altra. Le carte che restano si mettono di fianco al pozzo e rappresentano il tallone. Le carte in possesso dei giocatori potranno essere guardate solo dopo che il mazziere mette la carta di inizio del pozzo.
Come si gioca a scala 40
Ora vediamo come si procede praticamente alla fase di gioco, al suo svolgimento. Di seguito tratteremo la fase di apertura, quella di chiusura e la fine della partita
La fase di apertura
Si inizia con il giocatore situato alla sinistra del mazziere procedendo poi in senso orario. Il giocatore di turno si muove cosi: pesca una carta dal tallone e la aggiunge alle sue carte. Dopo aver messo a terra giochi con valore di 40, ha la possibilità di pescare anche dal pozzo. Dopo aver calato la prima volta, quindi dopo aver aperto con i 40 punti, può mettere a terra giochi successivi che possono avere valore minore. Il giocatore può aggiungere le carte che già possiede ai giochi che sono stati calati, sia i suoi che quelli di un altro giocatore. Inoltre può sostituire un Jolly presente in un gioco con la carta corrispondente, quindi riprendendolo nella sua mano può formare un altro gioco da calare a terra. Scarta una carta, mettendola scoperta in cima al pozzo.
Le operazioni possono essere eseguite in qualsiasi ordine. Quando si scarta vuol dire che il giocatore sta terminando il proprio turno. In ciascun gioco è possibile utilizzare un solo Jolly. Se il Jolly sostituisce una carta, si dichiara quale di esse sostituisce. Per esempio se abbiamo calato un gioco fatto da 7♣-7♠-Jolly, il jolly stesso può sostituire 7♥ oppure 7♦. Quando si arriva al punto in cui un giocatore prende l’ultima carta del tallone, prima che scarta, va mescolato il pozzo per formare un nuovo tallone. Lo scarto darà inizio a un nuovo pozzo.
La fase di chiusura
Quando un giocatore non ha più carte in mano dopo l’ultimo scarto, si dice che ha “chiuso”. Si chiude anche mettendo a terra tutte le carte, in questo caso si dice che si ha chiuso in mano. Per chiudere in mano non bisogna obbligatoriamente avere i 40 punti. Quando si chiude si vince la mano. La regola prevede che il punteggio di uscita sia 150, e quindi già a 151 si esce. Chiunque raggiunga questo punteggio, viene eliminato. Dopo la chiusura, i giocatori contano i punti in base al valore delle carte che hanno ancora in mano e li sommano al punteggio precedente. Se la partita non è finita, dopo la chiusura si procede a una nuova mano, è il mazziere diventa il giocatore seduto alla sinistra del mazziere precedente.